#003 // Jack Will – “Aggiustare” la storia
Ciao Jack, dato che sostieni di viaggiare nel tempo… sei l’unico ad averlo fatto? Ci sono stati altri viaggi nel tempo in passato? MicheleNel caso tu sia davvero chi sostieni di essere, mi spieghi qual’è il motivo per cui un uomo dovrebbe tornare indietro nel tempo? Ci sono stati altri viaggiatori prima di te? Federica
Il mio nome è Jack. Provengo da un anno futuro e sono giunto nell’anno 2009 tramite un viaggio nel tempo.
Sono un crononauta, ma non sono il primo.
Prima di me infatti ci sono stati altri viaggi nel tempo verso il passato, che hanno portato crononauti in secoli precendenti al vostro ma anche in anni successivi al 2009, che quindi non avete ancora vissuto.
Non conosco con esattezza quanti viaggi siano stati eseguiti prima di questo, ma ognuno viene pianificato nei minimi dettagli per molti mesi prima della sua attuazione, in modo da prevedere gli effetti che ogni azione possa comportare sullo sviluppo naturale dell’universo. Da quando l’uomo ha scoperto la possibilità di curvare lo spazio e il tempo, numerosi crononauti hanno varcato questa soglia portando a termine varie missioni, che sommariamente possono essere suddivise in due categorie: quelle che hanno l’obiettivo di modificare volutamente gli eventi che, per un meccanismo di causalità, influenzeranno il futuro (in modo preciso e pianificato) e le missioni che, al contrario, hanno come priorità quella di lasciare inalterato il naturale evolversi della razza umana, senza causare dunque alcun cambiamento.
Il compimento di un viaggio provoca inevitabilmente delle alterazioni all’universo (anche solo le molecole di ossigeno che sto respirando oppure l’aggiunta del mio peso alla massa terrestre) ma per il secondo tipo di missione, come potete immaginare, si tratta di azioni che hanno effetti controllati e del tutto trascurabili sul futuro.
La costruzione di una macchina capace di curvare il tempo ha fatto sorgere nell’uomo il bisogno di “aggiustare” la storia, facendolo sentire in dovere di tornare indietro a correggere il passato. Tale necessità non si era mai presentata fino ad allora, se non dopo l’invenzione di un modo per attuarla: gran parte della popolazione mondiale si oppose fortemente a tale progetto, sostenendo che l’evoluzione dell’uomo era proseguita senza intoppi fino ad allora e non era quindi necessario un intervento che avrebbe causato solo dei rischi.
Nonostante questo netto contrasto di opinioni, l’intervento dell’uomo sul suo passato fu ritenuto necessario da tutti quando degli eventi, allora ancora fuori dal controllo umano, minacciarono l’esistenza della razza umana. Si pensò dunque di tornare indietro per accelerare l’evoluzione, in modo che l’uomo potesse anticipare il suo progresso ed essere in grado di affrontare gli ostacoli insormontabili che avrebbero minato il suo cammino.
I primi viaggi sono stati compiuti con l’intento di intervenire alla radice, operando significative modifiche alle civiltà della Terra quando queste si trovavano ancora in uno stato primitivo. Intere squadre di crononauti, tra cui scienziati ed ingegneri, furono inviate 4000 anni prima di Cristo: la loro missione consisteva nell’influenzare la razza umana in alcuni punti strategici del pianeta, per fare in modo che quei popoli accelerassero la propria evoluzione e, di conseguenza, l’umanità fosse in grado di evitare la propria estinzione in futuro.
Senza il nostro intervento, l’umanità non avrebbe mai raggiunto il progresso di cui è padrona nel 2009, ma sarebbe rimasta primitiva per molti millenni ancora: basti pensare ad alcune popolazioni indigene che nel vostro anno vivono ancora da cacciatori in capanne di paglia e fango. Senza il nostro significativo intervento, i computer e lo sbarco sulla Luna sarebbero stati raggiunti con millenni di ritardo rispetto ad ora.
Al nostro arrivo in Mesopotamia siamo stati accolti come dèi e abbiamo insegnato ai sumeri a coltivare le terre, a domare le acque dei fiumi costruendo argini e canali per l’irrigazione, successivamente a fondare delle città. Missioni simili sono state eseguite in Messico, in Egitto, in Perù e in altre zone del pianeta.
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