Digitale e connettività pervasiva, è la quarta rivoluzione industriale
Dopo la rivoluzione della macchina a vapore, dell’energia elettrica, dell’informatica e delle telecomunicazioni, la quarta rivoluzione industriale è quella del digitale e della connettività pervasiva. Ma quali sono gli effetti di questa trasformazione sul modo di fornire prodotti e servizi?
Big Data, Internet of Things, Mobile, Sharing Economy, Blockchain e Intelligenza Artificiale sono i motori di questa rivoluzione: ne sentiamo ormai parlare ovunque e in molti casi, senza neanche rendercene conto, fanno già parte della nostra vita quotidiana. Ho avuto l’occasione di parlarne nei giorni scorsi al Festival dell’Economia di Trento, dove sono stato invitato come speaker sul tema “Il Digitale: la quarta rivoluzione industriale” a cura di Altroconsumo.
Facendo un passo indietro, credo che il punto in comune tra tutti gli elementi di questa rivoluzione sia l’abbattimento della barriere grazie al digitale. Abbiamo libero e illimitato accesso alla conoscenza, agli strumenti, al pubblico. Se hai delle buone idee e il giusto know-how – in realtà molto orizzontale e democratico – puoi provare a realizzare qualsiasi progetto seguendo strade totalmente alternative a quelle classiche. DeRev è nata così, e continua ad evolversi creando valore nella relazione collettiva tra le persone che, attraverso il web e i canali digitali, si uniscono in diverse community sia per creare e produrre nuovi contenuti e servizi sia per acquistarli o utilizzarli, rendendo davvero collaborativo il modello economico, in tutta la sua espressione, dalla creazione alla distribuzione al consumo finale.
In conclusione, credo che non abbia molto senso discutere sul fatto che questa rivoluzione sia positiva o negativa. Un cambiamento, per sua definizione, va sempre a stravolgere gli equilibri e le logiche del passato generando un giusto timore per le imprese, le istituzioni e i cittadini. Tuttavia, è un’onda inarrestabile e chi prova ad opporsi viene inevitabilmente travolto. Quindi la scelta è se cavalcarla, cercando innanzitutto di comprendere cosa sta succedendo e come trarne il meglio, magari anticipando i tempi, oppure subirla in modo passivo nel vano tentativo di evitarla, facendosi così trascinare senza neanche rendersene conto.
Ancora una volta, secondo me, la parola chiave è Consapevolezza. Quello che gli inglesi chiamano empowerment, ovvero comprendere la realtà dei fatti ed essere consapevoli della propria capacità di cambiare le cose.
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